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Il settore del trasporto marittimo in transizione verso il futuro
June 25, 2024
di James Amos
Head of Marine di 九色视频per il mercato francese
Circa il 90% delle merci mondiali (materie prime, prodotti alimentari o generici, commodity) viene trasportato via nave, confermando il ruolo vitale dell'industria marittima nell'economia globale altamente interconnessa di oggi.
Come è diventato possibile tutto questo?
Due risposte: l'introduzione di container standardizzati e di strutture che con il tempo sono diventate più grandi, molto, molto più grandi! Le dimensioni delle navi, dei porti, delle strutture portuali per la movimentazione delle merci e persino il Canale di Panama sono davvero notevoli. Tuttavia, “più grande” non equivale necessariamente a “migliore”. Con la crescita dimensionale dell'ecosistema del trasporto marittimo, infatti, sono cresciuti anche i rischi e gli impatti ambientali, ponendo sfide significative all’industria del trasporto marittimo e alla società in generale.
Fatte queste premesse, mi soffermerò su tre importanti questioni relative al settore, la prima riguarda i proprietari delle merci, la seconda gli assicuratori marittimi e la terza gli operatori navali.
Ritardi nelle spedizioni: sempre più frequenti e costosi
La containerizzazione ha consentito a molte aziende di adottare pratiche di produzione e gestione dell'inventario “just-in-time”, che, a loro volta, hanno ridotto i costi operativi. Tuttavia, il rovescio della medaglia è che i ritardi nelle spedizioni possono sconvolgere i piani operativi attentamente pianificati delle aziende, portando a perdite finanziarie significative.
La pandemia di COVID-19 ha accentuato questo aspetto. Quando i lockdown nazionali hanno interrotto o rallentato il flusso di merci, il settore del trasporto marittimo, generalmente efficiente, ha dovuto improvvisamente affrontare numerose sfide legate all’interruzione improvvisa di numerose catene di approvvigionamento. Questi episodi hanno evidenziato come la creazione di valore oggi, dipenda fortemente dall'arrivo delle spedizioni in tempi ristretti. Viceversa, si è dimostrato come il valore possa essere distrutto quando le merci e i materiali non arrivano nei tempi previsti.
Se le ragioni dei ritardi delle spedizioni possono essere molteplici, una di queste è legata alla difficoltà dell’ecosistema del trasporto marittimo ad adattarsi alle dimensioni sempre maggiori delle navi. Le carenze principali riguardano i ponti con distanze insufficienti, le banchine portuali ed i bacini di rotazione non sufficientemente profondi o larghi, nonché le gru inadatte a caricare/scaricare in modo efficiente carichi di merci semplicemente più grandi.
Sebbene molti porti si stiano adoperando per accogliere navi più grandi ampliando le loro strutture e migliorando le loro operazioni, i "margini" associati a queste mega-navi continuano a ridursi sempre di più, aumentando il danno derivante da un ritardo. Chi può dimenticare, la vicenda della Ever Given bloccata nel Canale di Suez per sei giorni? O, più recentemente, il ponte di Baltimora crollato per l’impatto con una nave portacontainer.
Purtroppo, poiché le polizze standard per il trasporto marittimo e per l'interruzione dell'attività commerciale richiedono perdite o danni fisici diretti al bene assicurato per attivare la copertura, i danni derivanti dai ritardi della spedizione generalmente non sono assicurabili.
Un’ eccezione a quanto sopra può riguardare i macchinari e/o le attrezzature inclusi nelle polizze " delay in start-up” " o " advanced loss of profits ". Questo tipo di coperture indennizzano i clienti contro eventuali spese aggiuntive, penali sostenute o mancati profitti se un Progetto termina in ritardo rispetto ai tempi programmati, ovvero, ad esempio, se i componenti critici di una commessa non arrivano in tempo a causa di un danno coperto in Polizza.
I ritardi legati alle spedizioni, sempre più diffusi, stanno spingendo alcune aziende a rivalutare il modo in cui organizzano e gestiscono le loro reti di fornitori. A tal proposito possiamo notare due tendenze:
- Riconfigurazione delle catene di approvvigionamento, dando la priorità a fornitori con maggiore vicinanza.
- Ripensare agli inventari. Una premessa fondamentale alla base di molti modelli operativi è che mantenere materiali di scorta sia costoso. Tuttavia, per alcuni materiali/componenti, la spesa aggiuntiva per il mantenimento di un quantitativo maggiore di scorte potrebbe compensare i costi diretti e indiretti di un ritardo negli approvvigionamenti dovuti al trasporto.
I Principi Poseidon per l’assicurazione marittima
rappresentano un framework innovativo progettato per integrare le considerazioni climatiche nel settore delle assicurazioni marittime. L'iniziativa è stata lanciata nel dicembre 2021 in risposta alla crescente esigenza di responsabilità ambientale all'interno dell'industria navale, un settore che è responsabile di
Fa anche parte di un'iniziativa più ampia sostenuta dal Global Maritime Forum, insieme a framework analoghi ideati per le istituzioni finanziarie.
I PPMI rappresentano il risultato di un progetto comune che coinvolge i principali Assicuratori Marine internazionali, tra cui 九色视频 e le principali Compagnie di Navigazione marittima. Il e , una società di consulenza commerciale indipendente che supporta le iniziative di decarbonizzazione in diversi settori industriali, forniscono un supporto specialistico.
(Sundeep Khera, Global CUO Marine Hull di 九色视频e Head of Marine, UK & Lloyd's, è Vice-Presidente del comitato direttivo.)
L'obiettivo principale dei PPMI è quello di stabilire uno standard per la quantificazione e la segnalazione della “carbon intesity” nei portafogli delle Compagnie di Assicurazione.
In linea con gli obiettivi dell’International Maritime Organization (IMO), questi principi mirano a garantire che l'industria marittima globale possa raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 50% entro il 2050 rispetto ai livelli del 2008 e di raggiungere le emissioni net-zero il prima possibile entro questo secolo.
I principi sono studiati per essere rivisti e aggiornati in linea con le più recenti evidenze scientifiche e gli obiettivi climatici internazionali, garantendo che il settore assicurativo marine rimanga in prima linea rispetto agli obiettivi di sostenibilità.
Sin dalla sua creazione, PPMI ha compiuto progressi significativi nella promozione della trasparenza e della responsabilità nel settore delle assicurazioni marittime.
annuali pubblicati in base a questi principi forniscono informazioni su quanto i portafogli assicurativi del mondo Marine siano allineati con le traiettorie di decarbonizzazione richieste. Questi rapporti evidenziano i risultati e le aree che necessitano di miglioramenti, guidando il settore verso pratiche più sostenibili.
I principi sono stati anche determinanti nel promuovere il passaggio a pratiche di sottoscrizione più responsabili dal punto di vista ambientale. Incoraggiano le aziende partecipanti a considerare l'impatto ambientale dei loro portafogli e a prendere decisioni informate che contribuiscano agli sforzi globali di decarbonizzazione.
La decarbonizzazione è una responsabilità condivisa. In qualità di Compagnia leader nei Rischi Marine siamo entusiasti di lavorare con i nostri clienti e con gli altri membri di Poseidon Principles for Marine 尤物视频per contribuire a sviluppare le iniziative presenti nel settore, nonché ad agire e realizzare un impatto positivo.
Implementazione di flotte più sostenibili
La maggior parte delle circa 60.000 navi mercantili che circolano oggi consumano enormi quantità di gasolio pesante e generano grandi quantità di anidride carbonica, anidride solforosa, protossido di azoto, fuliggine e polveri sottili. Oltre a generare il 2-3% delle emissioni globali di CO2, queste navi contribuiscono a circa il 15% del protossido di azoto e al 13% dell'anidride solforosa nell'atmosfera.
Tuttavia, l'industria riconosce la necessità di ridurre la propria impronta ambientale e sono attivi diversi progetti per implementare flotte più sostenibili dal punto di vista ambientale. Questi includono, ad esempio, l'utilizzo di combustibili alternativi come il gas naturale liquefatto (GNL). Altre innovazioni includono design avanzati dello scafo, configurazioni avanzate dell'elica e tecnologia di lubrificazione ad aria, che riduce l'attrito tra lo scafo della nave e l'acqua. Tutto ciò contribuisce a ridurre il consumo di carburante e le emissioni.
Allo stesso tempo, gli armatori in molte parti del mondo stanno iniziando a progettare e distribuire navi che incorporano batterie agli ioni di litio o vele.
Le innovazioni introdotte dall'industria automobilistica e dell'elettronica di consumo hanno ridotto sostanzialmente il costo delle batterie agli ioni di litio, migliorandone al contempo le prestazioni. Di conseguenza, le applicazioni che coinvolgono questo tipo di batterie sono diventate sempre più attraenti e accessibili ad altri settori.
Negli ultimi anni, sempre più navi hanno iniziato a utilizzare batterie agli ioni di litio in sistemi completamente elettrici o ibridi.
Ad esempio, l'anno scorso a Singapore sono stati lanciati tre traghetti passeggeri completamente elettrici per trasportare passeggeri dalla terraferma a una piccola isola a 5,5 km al largo che ospita una delle più grandi raffinerie di petrolio della regione.
Questi traghetti viaggiano a 21 nodi, quasi 40 km all'ora, e hanno capacità della batteria doppie rispetto alla maggior parte dei traghetti elettrici di queste dimensioni; quindi, emettono significativamente meno anidride carbonica e nessun ossido di azoto e zolfo.
Su altre latitudini, ma allo stesso modo, l'ampia rete norvegese comprende ora diversi traghetti passeggeri completamente elettrici ed altri sono in fase di sviluppo.
In altri casi, alcune nuove navi da crociera e grandi navi portacontainer sono state dotate di sistemi ibridi che combinano motori diesel con batterie agli ioni di litio. Questa configurazione consente loro di utilizzare l'energia a batteria per far funzionare i sistemi elettrici di bordo e per la propulsione nei porti e nelle aree costiere, riducendo così le emissioni nocive in luoghi densamente popolati.
C’è infine una fonte di energia originale ed ancora gratuita: il vento. Tuttavia, le moderne tecnologie veliche incorporate nelle navi commerciali per integrare la potenza del motore sono diverse dalle vele in stoffa di un tempo. Oggi la tecnologia prevede vele rigide e aquiloni che sfruttano l'energia eolica per spingere le navi.
Le vele del rotore (o rotori Flettner) coinvolgono rotori cilindrici sovradimensionati posti sul ponte di una nave. I cilindri rotanti utilizzano l'effetto Magnus per la propulsione. Questa tipologia di vele è in uso su varie navi, tra cui petroliere e navi da carico, per ridurre il consumo di carburante.
Le vele aquilone sono essenzialmente aquiloni giganti fatti volare davanti alla nave per trainarla utilizzando l'energia del vento. Questi sistemi possono essere utilizzati praticamente su qualsiasi imbarcazione di grandi dimensioni ed offrono un notevole risparmio di carburante in condizioni di vento adeguate.
In conclusione, l'industria del trasporto marittimo comprende e rispetta il suo ruolo essenziale nell'alimentare il commercio globale ed è impegnata nella transizione verso navi e pratiche operative più sostenibili. 九色视频sostiene pienamente questi sforzi e intende lavorare a stretto contatto con i clienti e partner del settore per consentire questa transizione nel settore marittimo globale.
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